lunedì 29 ottobre 2007

Matteo

E' da un sacco che non scrivo, ma tra una balla e l'altra non ho mai tempo di mettermi davanti al pc a raccontarmi.
Sono le 23 (abbiamo cambiato l'orario, quindi ora sono 8, non 6 le ore di differenza!) e son qui, a letto, col mio PC acceso e non posso fare a meno di pensare a Matte che fino a pochi giorni fa dormiva in ostello con i koreani...una stanzetta minuscola, tre letti a castello, mille vestiti, barattoli di nutella, ciabatte, coperte, giornali, riviste..un porcaio insomma. E che ora invece dorme a casa sua, respira l'aria delle Dolomiti, parla italiano con tutti e guida sulla corsia di destra...

Matte è diverso da me.
Lui è un vero backpacker, uno che ha viaggiato con soli 17 kg di roba, uno che aveva davvero tre maglie e due paia di braghe, uno che girava in ciabatte o scalzo e che appoggiava la faccia al tavolo, incurante dei germi...Matte è uno che ha perso kg (8!), uno a cui piacciono le fragole e il cocomero. Matte è uno che sa dove il caffè costa meno, che sa cosa serve davvero e cos'è un capriccio.

Matte è come me.
E' uno che parla alla gente, uno curioso, uno che va all'info point per chiedere le previsioni del tempo, uno che si meraviglia ancora davanti al gran numero di brave persone che ci sono in giro. Uno che ascolta, che coglie i tuoi desideri e li vuole realizzare, uno che chiama, che scrive, che ride, che osserva, che ti fa ridere, che cerca una canzone per quel momento, che cerca semplicemente IL momento.

Mi manca tantissimo! Lo so che sembra una stronzata, ma penso che a 16.000 km di distanza da casa, in un posto dove non si conosce nessuno, trovare una persona come Matte con la quale passare anche solo 5 ore della propria giornata sia davvero una benedizione! Significa innanzitutto RIDERE. Significa avere la consapevolezza che si è con qualcuno che ti ascolta. Significa sentirsi belle. Significa vedere due occhioni dall'altra parte della strada che scrutano la folla per cercare i tuoi e che quando li incontrano ridono. Significa bere cappuccini e caffè e mangiare metà della roba che lui ha nel piatto. Significa essere guardati da tutti, perchè di solito io ho i tacchi e gli occhialoni di armani, lui è scalzo e ha una maglia sbiadita...significa poter parlare di tutto, significa fare foto e fare video, significa dire le parolacce in pubblico sperando che intorno non ci siano altri italiani. Significa avere qualcuno che ti dice: ma dallo a me questo zaino che pesa un sacco! Significa semplicemente dare un senso di quotidianità ad una situazione nuova...una chiamata, un messaggio, un appuntamento al solito posto, un giro nel nostro quadrato fatto di 4 strade, il solito caffè, il solito posto gestito da indiani dove si mangia vegetariano, il solito saluto ai tornelli della Wellington Station..
E ora che è partito qui sembra davvero tutto noia. E fa freddo! Da quando se n'è andato pioggia fulmini e grandine in quel di Perth!

Restano comunque i bei momenti, resta la "nostra canzone" (e guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'..), restano i messaggi, resta il mio inaspettato pianto con tanto di singhiozzi sugli scalini della stazione, resta un saluto sulla scala mobile (la sua sale, la mia scende), resta il suo messaggio di stamattina, resta la sua chiamata da casa di poco fa (se non è un caso questo!!), restano le nostre foto, i nostri video, resta soprattutto quel senso di incompiuto che rende le cose eterne.

Nei film succede che ci si volti nello stesso istante per cercarsi, dopo essersi salutati e allontanati.
L'ultima volta che mi son girata per cercare uno sguardo, ero a San Francisco, e ho visto solo una persona di spalle allontanarsi in tutta fretta.
E invece Matte si è girato. Brividi lungo la schiena. Giuro. Ci sono rimasta. Sembrano tutte cazzate, stronzate, ma chi mi conosce sa che io vivo di queste cose!

Matte è uno che non ha chiesto e voluto niente. E' uno che dopo che gli ho detto che volevo andare a Rottnest Island si è presentato il giorno dopo con un volantino sul quale a penna erano cerchiate le migliori opzioni..
Lo so, sembra una cosa da niente. Ma forse non avete capito che nessuno, dopo Ivan, (e Amedeo ma come amico) si era più adoperato per realizzare un mio desiderio. Negli ultimi mesi non sono stata una sola volta davvero felice. Ero triste. Mi sentivo una merda, non mi sono mai sentita amata, non mi sono mai sentita importante, speciale, non mi sono mai sentita la ragazza di nessuno. E il bello è che nessuno mi ha mai percepita come una che avesse una storia seria con qualcuno, visto che questo qualcuno si è sempre e solo fatto i cazzacci suoi. Non esisteva un pensiero carino per me. Esisteva un egocentrismo smisurato, esisteva un susseguirsi di io io io io io. Ma va bene, ognuno è fatto a modo suo, e se lui comunque mi ignorava io glielo permettevo. E allora...chi è alla fine l'idiota? tanto per citare una sua mitica frase fatta..."E' tutto soggettivo".
Acqua passata, a me non è rimasto davvero niente, se non un senso di amarezza, e faccio finta che si sia trattato solo di un brutto sogno (come dice R. Williams "let's pretend we never met..) E una volta svegli, passa la paura.

Un grazie di cuore a Matte, che condivide con me il ricordo di 3 settimane bellissime, in Australia, come in un sogno. Senza bugie, senza paure, con la testa leggera e il cuore sgombro dai soliti grigi pensieri.

Lui ha rappresentato per me l'inizio di questo viaggio.
Io ho rappresentato per lui la fine del suo, durato un anno.
Insieme però eravamo puro svolgimento.

Matte ti mando un bacio, ti voglio bene!

6 commenti:

  1. katia. son matte. non ho mai avuto gli occhi tanto lucidi pensando a qualcuno che non fossi tu. sai che non ti dimenticherò mai e te lo dimostrerò. sempre.

    ps: posso usare il tuo post come referenza sul mio curriculum?

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  2. mi sono innamorato di 'sto matte...

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  3. brrr... oh my dog!!!
    matte

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  4. mmm...ciao Katia! ti ho conosciuta tramite il blog di Matteo. Capisco le tue parole, perché le sento. è come se fossi rinata, vero? ti ha fatto ricordare di essere una persona, magari che ha sofferto, ma che merita di gioire e di essere felice. Quanto sono importanti i piccoli gesti, significano che accanto abbiamo una persona attenta, che nota anche un piccolo particolare e ci fa un regalo, in ogni momento. Come siete belli, mi commuovete voi due. sniff sniff.
    Spero anche io di rinascere, presto.
    In bocca al lupo a te che hai inziato un nuovo viaggio e a lui che ne ha finito uno ma per iniziarne un altro.

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  5. dimenticavo... ricorda di essere importante. e abbi cura di te. La normalità dovrebbe essere Matteo e non chi ti tratta senza rispetto, non accontentarti di poco, perché meriti tanto.

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