giovedì 27 dicembre 2007

Natale...con 42 gradi!


…manifesto ma non sentito, è arrivato anche qui il Natale!
Manifesto per le sue luci, per l’albero in Forrest Chase (dal 9 Novembre!!) , per le canzoncine, i programmi televisivi, i biglietti, i regali…
Non sentito per il semplice fatto che è difficile scostarsi dall’idea del Natale freddo, nevo, buio, trascorso in casa davanti al camino!
Passeggiare per il centro in infradito e con la protezione 30 per proteggersi dal sole non aiuta a metabolizzare l’arrivo delle festività. Non aiutano nemmeno la spiaggia, la scelta del costume da bagno, i cioccolatini spappolati dall’afa..
Dimenticate quindi il classico Natale da cartolina, avvolto da un romantico manto di neve…e immaginate invece una giornata diversa, che inizia spesso con un bel bagno nell’oceano, con successivo pranzo natalizio direttamente sulla spiaggia, e sole sole sole…
Per me, il Natale inizia con la sveglia alle ore 6.00, la veloce scelta del costume da bagno più appropriato per l’occasione (rosso ovviamente!!), la preparazione della borsa frigo con champagne e con la guida fino a North Beach, con Maria, per il primo brindisi natalizio! Incredibile come la spiaggia e il lungomare siano già piena di gente a quest’ora!
Ho un po’ mal di stomaco, sono reduce da una cena per la vigilia a casa di Pat, con la sua famiglia e la mia (Pat è la sorella della moglie del figlio di un cugino di mia madre…vabhe, lasciamo perdere…), quindi decido di non immergermi in acqua e di non bere troppo…Passeggio sulla spiaggia per scattare qualche foto ricordo. Mentre le ragazze fanno il bagno, un surfista mi domanda: hai visto i delfini? I DELFINI???? No! Dopo un paio di minuti di osservazione, eccoli lì, poco distanti dalla riva…incredibile…è Natale, e non si scruta il cielo in cerco di renne, si scruta l’orizzionte in cerca dei delfini!
Dopo aver brindato con alcuni amici di Maria, torniamo a casa per prepararci per il pranzone in famiglia! Anche Maria ha un background italiano, la sua famiglia è di origine siciliana, ma lei non spiccica una parola di italiano! (oppure dice cose senza senso, divertentissime, come per esempio UNA CAPPA DI TEA…, non una TAZZA). Siamo entrambe consapevoli che sarà una lunga maratona gastronomica, che a fine giornata il nostro vestitino sembrerà una morsa, e che almeno a tavola sarà davvero Natale!
E infatti…Lucy, la figlia della cugina di mia madre, che io ADORO, ha addobbato la sua incantevole casa, in puro stile natalizio.
C’è un albero belissimo, ci sono stelle, c’è una tavola inbandita, ci sono i parenti (suoi e miei più quelli di Sam, il suo compagno), c’è la musica, c’è il tradizionale TACCHINO coi mirtilli e per fortuna…c’è l’aria condizionata a balla! Fuori infatti il sole spacca le pietre, ci sono 42 gradi e un solo minuto di esposizione significa per me immediato arrossamento della pelle (qui il sole è diverso, e c’è una luce accecante che non avevo mai sperimentato altrove, forse un po’, ma in maniera ridotta, a San Francisco).
Dopo il secondo brindisi, Sam annuncia di aver chiesto a Lucy di sposarla! Ecco che parte la lacrimuccia, tutti sono felici, e anche io, nonostante l’afa, sento intorno a me quel clima d’amore che si sposa con questa festa.
Inizia il banchetto, che dura ore e poi, finalmente, c’è lo scambio dei regali! Io ricevo:
- Una borsa della Billabong con telo per il mare
- Un quadro della spiaggia di Hillaries il giorno in cui contemporaneamente si è assistito ai fuochi per l’Australian day, al passaggio di una cometa e a un temporale con fulmini!
- Una piastra per capelli
- Un bracciale
- Dei prodotti per il corpo
- Un cd di un cantante australiano
- Un libro di foto della milk
Sono felice, rido, mi sento a casa…ma improvvisamente penso: ma cosa fa la mia famiglia, dove sono i miei amici? Mentre fumo in solitudine, a 40 gradi all’ombra, parte inaspettato un pianto che racchiude tutto il bene che voglio ai miei, a mia sorella, ai miei amici, al mio cane…piangerò un po’ anche al telefono con i miei che si sono alzati nel cuore della notte per chiamarmi e farmi gli auguri! mi dicono di aver ricevuto la chiamata della Monica, e mia madre si commuove, io pure e penso a quanto vorrei essere a casa solo per un abbraccio fugace.
Mi chiamano anche sul cellulare il Palillone, la Monica e sul fisso Amedeo. Non posso sentirmi più felice!
La giornata si conclude con un breve tour per visionare gli addobbi natalizi delle case, vedo la casa che ha vinto il premio per i migliori addobbi natalizi…una pacchianata assurda, vedete la foto??? Ma si può? Ma la bolletta chi la paga???
Prima di andare a casa, facciamo un breve passaggio a casa del cugino di mia madre, dove ci sono tutti, anche la Pat, e sono di nuovo felice!
Maria passerà la notte a casa dei suoi, quindi mi preparo a trascorrere la prima notte a casa da sola…io e il ventilatore!
E’ stato un bel Natale, diciamo che le differenze sono tante, ma non sono mancati gli ingredienti principali: famiglia, affetto, amore…e quando ci sono questi elementi, allora il tempo atmosferico passa un po’ in secondo piano, no?

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