lunedì 17 dicembre 2007

Sydney - parte seconda

Ormai è tardi per rimebrare i bei tempi passati a Sydney. Sembra già passato un secolo…Resta da dire però che è una gran bella città, che mi ha dato la possibilità di conoscere Margaret (che continuo a chiamare Marta), la Fra, Gavin, la Juliana, e di ridere con la Fede delle teste ciondolone, ossia i cinesi che dormono in treno non curanti del fatto che la loro testa sta roteando impazzita e che il loro collo risentirà di quell’ora di treno per i prossimi 20 anni…
Una sulla costa Est, breve ma intensa, piovosa e fredda, faticosa anche. Ma pur sempre una bella settimana a Sydney, mica a Rubiera, o a Crespellano, o ad Anzola dell’Emilia… 
Ma tutte le cose belle devono finire, quindi sabato 8 dicembre è arrivato come un fulmine…
Il rientro in aereo è stato un po’ traumatico, anche perché sono arrivata all’aeroporto ed avevano già chiuso il check in…stranamente non ero affatto preoccupata, e non ho nemmeno corso, anzi mi sono anche fermata per andare in bagno! Non è da me…ma mi sono detta…mi chiameranno al massimo! Le attese fino all’ultimo secondo di GP insegnano (per pochi intimi…)!!
In aereo sono caduta in un sonno profondo, anche perché sabato mattina mi sono svegliata all’alba (la Fede e Marco sono partiti per il weekend e io ne ho approfittato per essere in centro prestissimo, per non perdermi l’ultima giornata nella metropoli!).
In stazione verso le 7.30 presa da una profonda crisi d’astinenza ho chiesto ad un ragazzo una sigaretta. Ed è stato l’inizio di una lunga chiacchierata! Dopo un’ora di treno, il mio nuovo amico mi ha gentilmente portato la borsa, e mi ha anche offerto un caffè. La cosa curiosa è che tutta la sua gentilezza gli è costata un’ora e mezza di ritardo al lavoro (era un elettricista), ma per me questo e altro…certo…come no…anche a Ferrara i ragazzi sono tanto premurosi e carini. Mi ha fatto specie il fatto che alla fine di tutto questo chiacchierare, mangiare e bere al bar, trasportare borse e valigie lui mi abbia confessato di avere la ragazza. Come se fosse un reato! Pensate che mi ha chiesto il mio numero e dopo 30 minuti mi ha chiamata per chiedermi se ero riuscita a prendere il bus e se era tutto a posto…Ma che gentile! Gli ho anche fatto una foto ricordo (in realtà ho pensato che forse questo ragazzo avrebbe recuperato l’ora di lavoro persa rubandomi il portafoglio, quindi ho messo le mani avanti e gli ho fatto una foto segnaletica!! Sono pur sempre una diffidente italiana!).
Il bus (che sono riuscita a prendere) mi ha portata a casa della Margaret e poi insieme a Gavin e alla Fra siamo andati a mangiare al Fish Market e poi nel pomeriggio siamo andati in giro, e ho fatto mille foto! Una strada che mi piace molto (e che curiosamente è una strada che mi piace anche a Londra e anche a Perth!) è Oxford Street, piena di negozi, trafficata, bellissima…Gavin e Margaret mi hanno poi accompagnata al terminal dei voli domestici circa 30 minuti prima dell’orario del decollo…(sono partita alle 7.30 di sera)
E qui si ritorna al volo…caratterizzato da pessime turbolenze, a volte così forti da farmi svegliare (ho addirittura ripreso coscienza di soprassalto per un vuoto d’aria seguito da scossoni terribili, e, nel panico del momento ho afferrato istintivamente la mano di quella seduta di fianco a me…lei mi ha guardata male e io le ho chiesto mille volte scusa…). All’arrivo ho subito amato la mia Perth…pulita, poco trafficata, tranquilla e pacifica. Un paradiso…
La Domenica è stata caratterizzata da una lunga dormita (credo la prima da quando sono qui…) seguita dalla scelta sul da mettersi per andare al Brisbane con la Pat, e dove ho incontrato anche France, Molli, Christian, Danilo e Corrado. Abbiamo poi cenato io la Pat e Corrado in un posto di fronte al Paddo, un ristorante thai mi pare. Tutto ottimo.

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